mercoledì 7 gennaio 2009

Marea

E sale, lentamente sale.

E sale, lentamente sale.
Traccia l’orizzonte, traccia la vita.
Ho freddo ai piedi, i pugni chiusi
e i capelli sugli occhi per legittima difesa.

E sale, senza peccato sale.
Mi apre il ventre, mi fredda il seme.
Stringo i pugni, mordo la lingua,
sangue e piscio si mescolano al sale.

E sale, con desiderio sale.
Mi tocca, mi penetra e mi colora,
mi perdo in quello sguardo senza rimorsi.
E le labbra bagnate e l’alito impregnato di sale.

E sale, senza paura sale.
Un sorriso mi taglia la bocca,
il mio respiro si perde nel mare.
E il mare… profondo profumi, labirinto di passioni.

E sale, lentamente sale.
Traccia l’orizzonte sempre più vicino,
traccia la vita sempre più breve.
L’odio comincia dove finisce l’amore.

E sale, lentamente sale.

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