per impiccarmi una domenica mattina.
Voglio salire sul carro dei monatti
con femmine di dubbia reputazione.
Voglio abbandonare il terreno di gioco
con un goal nel sette dei peccati capitali.
Voglio annegare in un tino
pestato da piedi maleodoranti.
Voglio spirare in stato di ebbrezza
tra acini d’uva, bestemmie e penetrazioni.
Voglio morire viziato, tanto viziato
tra Sioux e comunisti, angeli e puttane.
Voglio sul rogo bruciare,
la gola in fiamme e le mani sporche.
Voglio salire anch’io in cielo,
prima di abbracciare Lucifero.
prima di abbracciare Lucifero.
Voglio presentarmi al cospetto di Dio,
sbronzo in maniera indecente.
Voglio gridargli in faccia:
cosa ne hai fatto del pane e dei pesci?
23/02/2004
1 commento:
I pesci ieri erano sulla pista dell'aeroporto di Genova, gettati li' da onde immani. Il pane e' troppo caro.
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