giovedì 23 ottobre 2008

Bionda naturale

Avevo diciannove anni, da poco diplomato.
Avevo sale e sole nei capelli
e un sorriso scolpito tra le gambe.
Ero maschio.
Lei era bionda, bionda naturale.
Un alba sul mare i suoi occhi,
malizia pura le nude spalle.
Era bella, sfacciatamente femmina.
Non avevo tacche
nel calendario dei rimorsi.
Arrotolavo Pink Floyd e sudore pakistano
tra tabacco e quadri mai dipinti.
Era bionda, un biondo maturo,
di madre lingua olandese.
Vizi e virtù tra le sue labbra
e l' infinito intero nel breve spazio che ci separava.
La discoteca, le luci, l'incoscienza,
la dolce brezza sulla spiaggia.
L' alcol non bussava,
scivolava tra stomaco e budella.
La lingua impiccata alle parole.
Era estate, era in vacanza,
aveva le pelle dipinta dal sole,
unghie di rose sfumate,
dita e cosce affusolatee la sabbia sui piedi.
Aveva i calzoncini corti
in jeans usati, impregnati di peccato.
Era bella, bionda naturale,
provocante, affatto casta.
Il maestrale metteva sugli attenti i suoi capezzoli.
La guardavo.
Sudavo.
Strappandosi la camicia di dosso
gli ormoni urlavano un grido di battaglia.
Era bionda, calda naturale,
parlava toccandosi la bocca,
il rossetto fuggiva di lato.
La guardavo.
Bevevo.
Era donna, troia naturale.
Avevo diciannove anni, ero sbronzo,
non l' ho scopata.
9/03/2004

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